Lancia ha esalato il suo ultimo respiro

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Lancia ha esalato il suo ultimo respiro

Trapula Autoservice
Pubblicato da Trapula Federico in Informazione · Giovedì 11 Mag 2017
Lancia ha esalato il suo ultimo respiro
di Emiliano Ragoni @EmilianoRagoni e.ragoni@ibtimes.com 10.05.2017 18:43 CEST



Fiat Chrysler ha spento anche quel poco che rimaneva di Lancia: i siti web. FCA ha infatti deciso di chiudere TUTTI i siti afferenti a Lancia. Se oggi ad esempio si prova ad accedere al sito web tedesco di Lancia si può leggere il messaggio di ringraziamento dell'interesse vero i prodotti Lancia e che per le esigenze di assistenza ci si può rivolgere a Mopar.

Lancia è un marchio morto e sepolto da ormai diversi anni

Onestamente questa notizia non ci ha turbato quasi per nulla. Perché? Beh, perché Lancia è un marchio morto e sepolto da ormai diversi anni. Dopo la raffazzonata operazione del re-brand Lancia-Chrysler non è stato fatto più nulla. E, con il senno di poi, era meglio non fare nemmeno quella scellerata operazione di accostamento di due realtà totalmente differenti: Chrysler e, appunto, Lancia.


Dobbiamo versare lacrime amare per Lancia? Sì, no, forse. In realtà, viste le priorità di Fiat Chrysler di puntare sul nord America e, in modo specifico, su SUV, pick e Crossover, la presenza di Lancia all'interno del Gruppo era ormai "scomoda". Che senso ha tenere un marchio e non sfruttarlo? Che senso ha utilizzare un marchio solo per commercializzare un modello che per giunta è un'utilitaria?

Marchionne & Co. hanno fatto una scelta precisa: per Lancia hanno deciso la morte naturale. L'ultimo respiro esalato da Lancia coinciderà con il ciclo di vita della Y che ormai si avvia verso il tramonto. Quando la Lancia Y non verrà più commercilizzata chiuderà anche Lancia.

Ma perché uno storico marco si è ridotto alla mera commemorazione di sé stesso? Beh, Lancia è amata solo in Italia e poco più. Alfa Romeo, tanto per fare un esempio, è andata molto molto vicina a fare la stessa fine di Lancia e si è salvata solo per il grosso eco che ha soprattutto all'estero. Quindi, visto e considerato che si doveva effettuare un'operazione di razionalizzazione, in FCA hanno deciso che la vittima sacrificale, per le ragioni di cui sopra, era appunto Lancia.


Peccato dirà qualcuno. Peccato perché in fondo dentro Lancia c'è una bella fetta di storia dell'automobilismo italiano e di quel know-how che ci ha fatto conoscere e apprezzare all'estero. La qualità, la tecnica sopraffina della Lancia del passato hanno fatto scuola, la HF per tanti anni è stata un'icona dei rally. Ma stiamo appunto parlato del passato. E di passato non si vive. Il presente ha i nomi di Ram e Jeep brand che sono all'antipodi rispetto a Lancia ma che in questo momento storico hanno contribuito alla parziale rinascita di Fiat Chysler.

Lancia lo scorso 27 novembre ha compiuto 110 anni e Milano AutoClassica è stata l’occasione per celebrare questo importante evento presentando il programma di certificazione per le auto storiche Lancia.  Roberto Giolito, Head of Heritage EMEA di FCA, nonché la matita che ha realizzato il restyling della 500, chiamato ad annunciare il programma Lancia Classiche, quando gli abbiamo chiesto delucidazioni del futuro del marchio ha risposto in modo stizzito sottolineando l’importanza dell’Heritage ma di fatto ha chiuse le porte (ed in modo brusco) a tutto quello che si chiama rilancio e/o futuro.



Peccato. Peccato perché con la propulsione elettrica si sarebbe potuto sfruttare Lancia per creare un brand di lusso ad esclusiva propulsione elettrica. Ma questa è solo un'idea. E tale resta.


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